Ma perchè tutti la desiderano e la vogliono avere a tutti i costi ?
Com’è possibile ottenere immagini con un numero elevato di dettagli con la fotocamera Google Pixel utilizzando solo un singolo sensore fotografico?
Il tutto è possibile grazie ai diversi scatti effettuati e alla scansione computerizzata delle varie foto, che consentono di analizzare foto per foto tramite l’AI (Artificial Intelligence), così da trovare la migliore combinazione per realizzare l’immagine finale. Il bello è che il risultato è ottenuto in tempo reale dallo smartphone.
La Gcam scatta numerose immagini non elaborate per rifinire i dettagli e miscelarle in un’unica immagine.
La realizzazione di una foto semplice alla vista dell’utente nasconde al suo interno un lungo processo invisibile all’occhio umano dove si avvicendano una combinazione di passaggi dominati dall AI (Artificial Intelligence), che come già anticipato poco sopra ha il compito di analizzare tutti i dettagli per scegliere la combinazione migliore tra gli scatti effettuati. Senza contare che lo svolgimento dell’operazione avviene con Zero Shutter Lag , in modo che ci sia il lasso di tempo più breve tra uno scatto e l’opzione per catturare il prossimo.
Il lungo viaggio di Google per diventare il re della fotografia mobile
Il segreto che si cela dietro ad ogni fotografia così “perfetta” è lo scatto di diverse fotografie per ottenere un singolo scatto miscelato con il più alto numero di dettagli e senza artefatti incluso lo zoom ad alta risoluzione presente nei Pixel.
La stessa Google afferma che per realizzare una fotografia il processo richiede da 7 a 15 immagini a seconda delle condizioni di illuminazione: se c’è abbastanza luce sono sufficienti solo 7 scatti, mentre nel caso di poca luce si può arrivare fino a 15 fotografie.
La fotocamera scatta da 7 a 15 fotografie per ottenere una fotografia in base all’illuminazione
Per consentire a tutti di poter conoscere il processo di acquisizione e elaborazione eseguito dalla fotocamera Gcam dei Pixel, quelli di Google hanno realizzato una pagina web che potete visionare a questo indirizzo in cui oltre alle parole troverete anche dei video che ne esplicano ancor meglio il funzionamento.
Come potete vedere dal video in basso l’ elaborazione, nativa nella fotocamera Pixel, analizza le immagini prese nude e crude per dividerle in strati ; riuscendo a combinarli dopo aver analizzato gli oggetti, i gradienti delle immagini e i dettagli del movimento. Ciò consente non solo di eliminare i movimenti, comuni nelle fotografie con un elevato livello di zoom, ma al contempo di aggiungere un numero maggiore di dettagli eliminando gli artefatti e i difetti presenti.
Ecco cosa succede ogni qualvolta che si preme il pulsante dello scatto sulla fotocamera Google Pixel.
Google è riuscita a salire sul podio più alto nel comparto fotografico mobile pur non essendo la fotografia il suo core business grazie alla combinazione di scatti, dell’Intelligenza Artificiale e dell’interpolazione delle fotografie, che fanno sì che la Gcam realizzi immagini quasi impensabili con uno smartphone. Senza dover ricorrere ai tripli sensori dei concorrenti, divenuti ormai un must nel mondo Android.