Il 2 agosto scorso Samsung ha presentato al mondo il nuovo Galaxy Note 7.
L’ultimo arrivato di casa Samsung ha suscitato grande interesse in tutti gli appassionati che non sono stati delusi:
- display SUPER AMOLED da 5,7 pollici QHD;
- memoria interna da 64 GB espandibile;
- batteria da 3500 mAh;
- design dual Edge;
- funzioni della penna ulteriormente migliorate.
Queste sono solo alcune delle caratteristiche tecniche di questo smartphone che rasenta la perfezione. O forse no!
Subito dopo la commercializzazione Samsung ha dovuto fronteggiare un problema legato al suo phablet non di poco conto: alcune batterie infatti sono esplose, e con loro tutto il telefono. Apriti cielo!
Alcune compagnie aeree hanno vietato questo smartphone a bordo per questioni di sicurezza. Il mondo del web si è scatenato nel prendere in giro il modello Samsung, e la stessa casa coreana, in evidente imbarazzo, ha cercato di correre ai ripari e di metterci una pezza prima dichiarando che i modelli difettosi erano comunque una piccolissima parte, poi ammettendo che ce ne sono altri difettosi in giro, e infine richiamando tutte le unità spedite oltre ovviamente a bloccare le vendite.
Si era anche sparsa la voce che Samsung potesse bloccare da remoto i device qualora i loro proprietari si fossero rifiutati di consegnarli per la riparazione, ma la notizia è stata smentita categoricamente (di fatto avrebbe ammesso di poter controllare i suoi dispositivi).
La soluzione estrema di Samsung è stata quella di aggiornare il suo telefono limitando la carica al 60%; in questo modo si evita il surriscaldamento e la conseguente esplosione.
La lunga saga legata al Note 7 si arricchisce oggi di un nuovo capitolo: per rendere più semplice l’identificazione dei modelli fallati, la casa coreana ha lanciato un nuovo tool online che, tramite il codice IMEI, ci indica se il nostro dispositivo rientra tra quelli difettosi. Questo è il metodo più sicuro dato che il codice IMEI è diverso per ogni dispositivo.
Se avete un modello non sicuro, il consiglio è quello di restituirlo a Samsung per la sostituzione.
Insomma non una bella figura da parte del colosso coreano che da questa storia sicuramente ne uscirà con le ossa rotte a livello economico e di immagine.
E voi, avete avuto problemi con questo smartphone?
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