L’ evento più atteso e amato dell’ anno da tutti i fans del “robottino verde”, ovvero il Google I/O, in cui vengono presentate tutte le novità che molto presto faranno capolino sui nostri dispositivi, ma non solo, ha lasciato tutti a bocca aperta.
Secondo noi, questo è stato il Google I/O più emozionante e pieno zeppo di novità, tanto da farci rimpiangere di non essere stati lì presenti per godere di quell’ atmosfera magica che si è respirata allo Shoreline in quel di Montain View, ma va bene così, speriamo un giorno di poter essere lì in mezzo al pubblico, mera illusione forse, ma sognare non costa nulla.
1 Google Assistant
La prima novità presentata al grande pubblico è stata Google Assistant, l’ assistente vocale quasi umanoide, un’ evoluzione di Google Now che ci accompagnerà nelle nostre ricerche interagendo alle nostre domande attivamente proprio come se parlassimo ad una persona in carne ed ossa fornendoci approfondimenti e molto altro.
Google Assistant sarà integrato in prodotti e servizi Google, come Google Foto, Fotocamera, YouTube e persino con il Dialer. Inoltre sarà compatibile non solo con il nostro telefono cellulare, ma anche con altri sistemi operativi di casa Android Wear e Auto Android, o anche con i futuri dispositivi come Home Google.
Ovviamente ci vorrà un pò di tempo per vederlo arrivare anche qui in italia, speriamo che Google lo rilasci al più presto, ma non ce la facciamo ad aspettare vero?
2 Home Google
La seconda in ordine cronologico è stata Home Google, uno smart hub che ricorda molto da vicino Amazon Echo e che ci permetterà di controllare tutti i dispositivi presenti all’ interno della casa con la nostra voce, grazie all’ integrazione di Google Assistant.
Nessuno se lo aspettava ma Google, si sà, ama sorprendere i propri fans, annunciando due nuove applicazioni Allo e Duo, la prima e’ un’ applicazione di messaggistica dalle caratteristiche sorprendenti mentre la seconda è dedicata alle video chiamate face-to-face che potremmo definire un completamento della prima.
Allo
Potremmo definirla la diretta erede di “Google Now On Tap” ma con una intelligenza artificiale molto evoluta.
Dal design accattivante e dalle linee pulite ed essenziali potremmo inviare non solo i messaggi di testo ma li potremmo farcire anche con le immancabili emoji e degli stickers divenuti ormai un cult nelle applicazioni di messaggistica ma non solo perché con un semplice slider avremo la possibilità di in inviare un messaggio scegliendo se mandarlo con un testo normale oppure ingrandito ed immagini a tutto schermo, il tutto grazie ad una tecnologia chiamata WhisperShout.
Inoltre per i più fobici della privacy e non solo vi è la possibilità di avviare delle “chat in incognito” abilitando la funzione Incognito Mode che non mostrerà il contenuto dei messaggi ne all’ interno della lockscreen ne nella tendina delle notifiche.
Tutto grazie a una partnership con Open Whisper Systems
Per vederlo in azione dovremmo aspettare ancora un pò perchè non sarà disponibile prima di questa estate, in attesa potrete pre-registrarvi sul Google Play Store attraverso il badge in basso.
3 Duo
Duo è l’ applicazione dedicata alla videochiamate ideata per superare le attuali barriere e fornire un modo semplice di connettersi con video e audio ovunque voi siate grazie ad una interfaccia quasi primordiale e all’impiego di nuove tecnologie.
La potremmo definire un estensione di Allo, l’ app di messagistica di cui abbiamo appena parlato. Dotata di un’ interfaccia votata alla semplicità d’uso consentirà anche ai meno esperti di poter essere utilizzata e sarà un’ esclusiva solo dei sistemi operati mobili: Android e iOS.
Avviandola vi apparirà la selfie-cam per essere pronti fin da subito a registrare e trasmettere il proprio volto al vostro interlocutore che potrete selezionare dal pannello situato in alto per inoltrare una videochiamata. Il destinatario a sua volta visualizzerà a schermo intero il video del mittente e il motivo della chiamata così potrà decidere se accettarla o meno.
https://youtu.be/CIeMysX76pM
Se la dimostrazione video fornita durante la manifestazione si dimostrerà tale anche nell’uso quotidiano possiamo credere di aver tra le mani l’applicazione ideale ma per esserne certi bisognerà attendere ancora qualche mese, in attesa potrete preregistrarvi sul Play Store cliccando sul badge in basso.
4 Android N Preview 3
Il momento forse più atteso di tutto il Google I/O 2016 è stato sembra di dubbio la presentazione della Developer Preview 3 di Android N, la prossima versione dell’OS che verrà rilasciata in versione definitiva in autunno. .
La Developer Preview 3 insignita della sigla “beta-quality candidate” è la prima versione stabile per l’uso quotidiano e potrà essere installata dai possessori dei dispositivi Nexus 6, Nexus 9, Nexus 5X, Nexus 6P, Nexus Player e Pixel C per l’uso giornaliero se lo riterranno opportuno.
Seamless Update
La prima novità introdotta in questa versione è l’ implementazione di un nuovo sistema di aggiornamento, chiamato seamless update, che renderà molto più semplice per gli utenti aggiornare i propri device con i futuri update di Android N. Come già avviene per Chrome OS anche su Android N il firmware verrà scaricato il firmware in background sul dispositivo e installato in automatico al prossimo riavvio.
Cosa significa l’installazione degli aggiornamenti in background? Dimenticatevi i messaggi come “Installazione di aggiornamento del sistema operativo …” oppure ” Ottimizzazione delle applicazioni 1/345 “.L’installazione dell’aggiornamento avverrà praticamente in modo impercettibile per l’utente, in pratica vorrà dire che d’ ora in poi aggiornare il sistema operativo Android sarà molto più veloce.
Purtroppo per il momento non sarà possibile usufruire del seamless update sugli attuali dispositivi della famiglia Nexus, 5X e 6P, perché necessita della presenza di due partizioni all’ interno di quest’ultimi e per questo motivo richiederebbe un collegamento ad un computer ed una serie di operazioni complesse e delicate che per i meno esperti si potrebbe tradurre in un dispositivo inutilizzabile. Quindi onde evitare problemi Google ha scelto di implementare la funzione sui nuovi smartphone che vedranno la luce come di consueto in autunno.
Sono stati corretti diversi bug presenti nella release precedente, la Developer Preview 2, che ne migliorano le funzioni presenti come testimoniato dal vice presidente Google, Dave Burke, introdotto il supporto nativo alla Modalità VR, eliminata la Modalità notturna, riviste le API (tra cui la “modalità performance sostenuta”, solo su Nexus 6P, WebView Javascript, WebView Geolocation, risparmio dati e i tile dei quick settings.
Modalità VR
La modalità VR in Android N tenderà a migliorare le prestazioni della realtà virtuale nei terminali in cui vengono eseguite applicazioni riducendone così la latenza di meno 20 ms nei dispositivi come ad esempio il Nexus 6P. Questo valore come ha evidenziato la stessa Google, ” è la velocità necessaria per immergersi nella realtà virtuale e consentire all’ utente di provare la sensazione di trovarsi veramente altrove .”
L’ obbiettivo finale è migliorare le prestazioni delle applicazioni VR sui telefoni Android e aprire le porte ad esperienze più interattive con i dispositivi come le Google Cardboard
Inoltre tutti i produttori che vorranno ottenere il logo “VR Ready“ sui loro dispositivi dovranno soddisfare dei requisiti minimi come ad esempio lo schermo AMOLED.
Modalità notturna “eliminata”
La modalità notturna presente all’ interno della Developer Preview 2 Android N del menù “System UI Tuner“ è stata elimita la voce “Colore e aspetto” sotto la quale si trovavano le opzioni per la modalità notturna e la calibrazione del display. Adesso è possibile attivare la modalità notturna attraverso i quick toogle ma non sarà possibile gestire le relative opzioni.
Multitasking
Migliorata la modalità multitasking.Ora il tasto “Cancella Tutto” è stato posizionato in alto a destra dello schermo mentre è rimasta invariata la scorciatoia che consenti di passare tra le due app più recenti ovvero il doppio tocco sul pulsante multitasking situato sulla barra di navigazione. Finora col multitasking sono visibili tutte le app recenti ma in un prossimo futuro saranno consultabili soltanto le ultime sette app. Inoltre con la combinazione de tasti “ctrl+/” sarà possibile visualizzare sul display tutte le scorciatoie utilizzabili dalla tastiera.
Altre Novità
Dal changelog emerso in queste ore si è potuto apprendere che una delle nuove funzioni tanto attese e disiderate ovvero i Launcher Shortcuts che dovevano integrare nativamente in Android N il supporto al 3D Touch è stata eliminata e verrà forse introdotta in una prossima release.
Aggiornata l’icona Android System con un look Material Design; aggiunti i file virtuali per lo Storage Access Framework ; rinominata la schermata e le voci Daydream all’ interno di Screen Saver; ora pigiando due volte sul tasto accensione si aprirà la fotocamera anche con lo smartphone sbloccato; sono state rimosse le modalità scura e notte forse non saranno essere presenti nella release finale di N; introdotti anche due nuovi quick setting per gli sviluppatori: Profile GPU Rendering e Show Layout Bounds.
Nel caso vogliate procedere ad installare la Developer Preview 3 di Android N lo potrete fare attraverso factory image NPD35K a questo indirizzo oppure attendere il classico roll out via OTA.
Per dare un tocco di Android N al vostro dispositivo di seguito trovate i 4 wallpapers da installare se ancora non avete provveduto a farlo a questo indirizzo.
Visto l’enorme indecisione per la scelta del nome del nuovo sistema operativo Google ha lanciato una campagna per far scegliere agli utenti quale nome verrà dato ad Android N.
Per partecipare non dovete far altro che recarvi a questo indirizzo e inserire il nome che preferite iniziante per N, mi raccomando.
Il suggerimento del nome può essere fatto senza inserire alcuna informazione personale, per maggiori informazioni potrete leggere il prospetto informativo qui.
In breve la nota indica che tutti i diritti per il suggerimento del nome non potranno essere rivendicati in alcun modo dagli utenti del nome prescelto e quindi non sarà possibile rivendicare una quota della torta di Pichai, quindi “occhi pieni e mani vuote” come diceva il saggio.
6 Android Wear 2.0
Un altro grande protagonista della chermise di Montain View è stato Android Wear, il sistema operativo dedicato agli orologi intelligenti, gli smartwatch, che ha sfoggiato la release 2.0 con diverse novità interessante che migliorano quella finora in commercio.
Android Wear 2.0 si arricchisce di nuove funzioni per rendere l’uso quotidiano molto piacevole e funzionale.
Di seguito tutte le novità introdotte:
Applicazioni Stand-Alone: gli smartwatchs d’ ora in poi non avranno più la necessità di essere collegati ad uno dispositivo, sia esso smatphone o tablet, per connettersi ad internet ma tutte le app installate su di essi funzioneranno nel pieno delle loro potenzialità grazie alle nuove API introdotte che consentiranno di usufruire delle diverse connessioni WiFi, Bluetooth o dati direttamente dagli smartwatchs.
Material Design: realizzata una guida dedicata agli sviluppatori di terze parti per consentire di realizzare applicazioni Android Wear in pieno stile Material Design;
Nuovi Metodi di Input: digitare un testo sul proprio orologio intelligente sarà molto più semplice grazie alle nuove modalità di imput: scrittura a mano libera (lettere tracciate sullo schermo), tastiera (questa funzione doveva essere disponibile fin dall’inizio), swipe (strisciando il dito sulla tastiera) e Smart Reply (le risposte rapide all’ interno di Inbox di Gmail ).
Google Fit: sono stati apportati diversi miglioramenti alla piattaforma dedicata al fitness di Google per la raccolta e l’utilizzo dei dati sportivi. La più interessante è l’API dell’ attività di riconoscimento, che permetterà alle applicazioni di rilevare (con il consenso dell’utente) quando l’utente inizia a camminare, correre, o andare in bicicletta.
L’utente non dovrà intraprendere alcuna azione perchè lo smartwatch in automatico avvierà l’applicazione Fitness default “nel giro di pochi secondi”
Purtroppo, le API di Google Fit non hanno ricevuto alcun un aggiornamento per coloro che frequentano la palestra perchè al momento è in grado di riconoscere solo il numero delle ripetizioni eseguite ma non riesce a distingue la serie di ripetizioni ma sembra che in un prossimo futuro sarà possibile come annunciato da un portavoce di Big G
Supporto ad Andorid N: sarà possibile sfruttare a pieno tutte le funzionalità di Android N come il Risparmio dati, il supporto Java 8 Lambda, e alle emoji.
Il grande pubblico dovrà attendere la fine di dell’ autunno per godere di Android Wear 2.0 sui propri smartwatchs, come per Android N prima del rilascio definitivo verranno rilasciate diverse versioni developer-preview per consentire agli sviluppatori e gli utenti comuni di testare il nuovo sistema per realizzare applicazioni e semplicemente per provare l’ ebbrezza che ogni nuovo update dona.
Se al vostro polso disponete di un LG Watch Urbane 2nd Edition oppure un Huawei Watch potrete installare sui vostri amati dispositivi la prima developer-preview di Android Wear 2.0 già scaricabile dal sito dedicato, inoltre troverete tutte le istruzioni per l’installazione passo per passo.
7 Daydream: la realtà virtuale
Son passati due anni da quando Google ci ha introdotto nella realtà virtuale , denominata Android VR, presentando al mondo la prima Google Cardboard, una scatola di cartone che ci ha permesso di godere della realtà virtuale grazie al nostro telefono.
Una nuova interfaccia e le applicazioni
Ci sarà un’apposita sezione del Play Store realizzata per la realtà virtuale dove poter scaricare tutte le applicazioni oltre ad essere accessibili da Daydream Home, l’interfaccia della piattaforma.
Daydream non sarà disponibile per qualsiasi dispositivo
I tre componenti principali a cui ogni produttore dovrà tener conto d’ ora in poi sono: processore, sensori e il tipo di display. Questo vorra’ dire che non tutti i terminali potranno usufruire della nuova piattaforma.
Dispositivi compatibili Daydream
Visore e controllo wireless per ottimizzare la realtà virtuale
Il visore visto durante l’ evento sarà il modello di riferimento per i produttori come annunciato dalla stessa Google, comodo e intuitivo, creato per facilitare la realizzazione dei visori virtuali.
Daydream arriverà, si spera, al grande pubblico verso la fine dell’anno, molto probabilmente dal mese di novembre.Per saperne di più non ci resta che attendere.
8 Android Instant Apps
Vi ricordate quando Google ci ha dato la possibilità di testare per 10 minuti un gioco senza installarlo fisicamente sui nostri dispositivi da una pagina di ricerca oppure di annunci? Bene, perché prossimamente sarà possibile avviare le applicazioni dai nostri smartphone o tablet grazie ad Android Istant Apps senza la necessità di averle installate sui terminali. Interessante vero?
Con Android Instant apps basterà premere su un link o ad esempio un tan NFC per avviare l’applicazione che scaricherà dal Play Store solo una parte del modulo della stessa consentendo così all’utente di poterla utilizzarla, almeno parzialmente, senza doverla scaricare tutta.
L’ esempio pratico del suo modus operandi c’è l’ha fornito la stessa Google durante la presentazione: cliccando su di un link di un video BuzzFeed, si avvierà in pochi istanti la schermata dell’app il contenuto proposto con la possibilità di accedere agli altri video del sito, senza dover necessariamente installare l’app di BuzzFeed.
Una caratteristica che potrà ritornarci utile tutte le volte che ad esempio avremo la necessità di pagare o acquistare direttamente dallo smartphone, senza la necessità di scaricare una delle tante applicazioni presenti sul Play Store, non solo saremo più veloci ma a beneficiarne sarà anche la nostra memoria. che sarà meno affollata di applicazioni.
Per poter godere delle Instant Apps sui nostri terminali ci vorrà ancora un pò, per ora Google sta collaborando con una selezione di partner ma il tutto sarà presto (entro la fine dell’anno) accessibile a tutti i dev. La funzione sarà disponibile su tutti i terminali che eseguono almeno Android 4.4 KitKat.
9 Chrome OS: supporterà le applicazioni Android
Chrome Os, il sistema operativo che equipaggia i computer portatali Chromebook, caratterizzati dalla semplicità d’uso e che fanno della sicurezza e leggerezza i loro punti di forza, implementerà il supporto alle applicazioni Android per renderlo più completo.
Tutti i possessori dei Chromebook potranno prossimamente installare le proprie applicazione preferite del robottino verde sui lori portatili direttamente dal Play Store proprio come siam soliti fare per tablet e smartphone.
Di seguito alcune caratteristiche delle applicazioni Android su Chrome OS:
- supporteranno finestre di 3 diverse dimensioni;
- godranno del multitasking tramite finestre mobili (tipo browser desktop);
- tastiera e mouse funzioneranno correttamente;
- ricezione delle notifiche Android;
- utilizzare la connessione internet WiFi;
- prestazioni molte elevate delle applicazioni e dei giochi;
L’elenco dei Chromebook supportati sono disponibili all’indirizzo questo link .Oltre i tre supportati nei dispositivi fase di test, la compatibilità sarà estesa nel corso del 2016 a tutti gli altri come Acer, Asus, HP, Lenovo o Toshiba (per citare alcuni dei produttori indicati nella vasta tabella).
10 Android Auto
Durante l’ evento non poteva mancare anche Android Auto, il sistema operativo dedicato all’ infotainment dedicato alle automobili.
Big G ha annunciato che non sarà più necessario possedere un’automobile in grado di interfacciarsi ad Android Auto ma verrà rilasciata un’ applicazione stand-alone entro la fine dell’ anno che permetterà di usufruire di tutte le feature del servizio direttamente dallo smartphone, senza collegare il tutto ad un’automobile compatibile.
Altre novità riguardano le vetture compatibili con Android Auto, sarà possibile collegare smartphone e auto insieme attraverso la connessione Wi-Fi invece del collegamento via USB. Presto anche le vetture Honda e Hyundai avranno a bordo Android Auto.
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