Spesso quando una persona rompe il telefono si ritrova davanti ad un dilemma:
“Vale la pena ripararlo?”
Abbiamo chiesto di rispondere a questa domanda ai tecnici di RomaPCPoint.it
Questa è una domanda abbastanza complicata a cui rispondere perché gli aspetti che dobbiamo valutare sono molti, dovremmo vedere quanto tempo fa abbiamo acquistato il telefono e quando l’abbiamo acquistato in che fascia rientrava, se era di fascia entry level o il top di gamma.
Sperare che non ci siano dati importanti senza backup sul telefono e che quindi necessitiamo di recuperare ad ogni costo.
Fare mente locale su quelle che erano le condizioni generali del telefono prima del guasto che l’ha reso inutilizzabile, questo serve a capire se i difetti sono tutti collegati tra loro o il telefono ha più di un difetto.
Partiamo analizzando il primo punto, quando consiglio di porsi l’interrogativo su quanti anni ha il telefono lo faccio semplicemente perché bisogna essere consapevoli che il telefono ha una vita media di 4 anni, vuoi che su questa media influisca anche la rottura accidentale comunque dopo quattro anni il telefono non ha più la reattività di un telefono appena comprato, ma per un semplice motivo, quando noi acquistiamo il telefono l’hardware di quel telefono è adeguato a dei software che ci sono in quel momento, con il passare degli anni il sistema operativo ed ogni applicazione si aggiorna, questo vuol dire che sullo stesso hardware andiamo ad installare un software che diventa sempre più pesante in termini di utilizzo RAM, CPU e archiviazione.
Dal momento che sugli smartphone non si possono fare upgrade hardware (micro sd a parte) quell’hardware viene sfruttato in percentuale sempre maggiore, questo implica che una CPU o della RAM che lavora in maniera più intensa produce più calore costante alzando le temperature medie del dispositivo e questo calore usura lo smartphone più velocemente.
Ovviamente più il telefono che abbiamo comprato è di fascia alta meno accuserà questi continui aggiornamenti.
Ovviamente non aggiornare i software non è una soluzione perché siamo obbligati a dover aggiornarli, ma non obbligati solamente dal produttore altrimenti non ci fa funzionare l’app di turno, lo siamo anche da un punto di vista della sicurezza. Ogni aggiornamento software va a correggere dei bug e delle falle a livello di sicurezza.
Il secondo punto può sembrare fantascienza al giorno d’oggi con tutti gli strumenti che abbiamo per effettuare backup, account sincronizzati e cloud vari ma purtroppo può capitare vuoi per pigrizia vuoi per sfortuna di non aver salvato dei dati importanti e ritrovarsi il telefono rotto.
In questo caso se si dovesse trattare di un componente da sostituire per riparare il telefono consiglio di eseguire la riparazione perché un recupero dati con la tecnica del chip off potrebbe costarci molto di più.

Quando Vale La pena riparare uno Smartphone? Twister Android
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Il terzo ed ultimo punto è fondamentale per non ritrovarsi con il telefono riparato a metà, se entrate in un centro assistenza con lo schermo di uno smartphone rotto senza accennare a guasti presenti già in precedenza il centro assistenza vi sostituirà il display, se dopo questa sostituzione si presenterà un software pieno di applicazioni malevole o la batteria che dura poco dovremo tenere in considerazione che sarà un costo aggiuntivo.
Consigliamo quindi di essere sempre quanto più analitici possibili nel raccontare il guasto e la storia del telefono.
A prescindere da queste valutazioni un telefono vale la pena ripararlo se è nei primi due anni di vita, anche perché un guasto nei primi due anni che dobbiamo riparare è un danno accidentale altrimenti c’è la garanzia.
Dal terzo ci sono riparazioni che potrebbero veramente renderci titubanti, ci sono prezzi di alcuni display veramente proibitivi.
Dal quarto anno in poi a meno che non parliamo di spesse irrisorie sconsiglio la riparazione di uno smartphone a meno che non stiamo parlando di un top di gamma tenuto in condizioni impeccabili.
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