Anche quando tutto lascia presagire la fine di una tenenovela, raccontata più volte fino alla nausea, gli strascichi continuano a protrarsi.
E’ il caso, come certamente avrete capito, del Galaxy Note 7. Sembra che nonostante il ritiro dello stesso, dichiarato dalla casa Coreana, i dispositivi ancora attivi in mano ai clienti siano all’incirca 1 milione! La maggior parte situati nella stessa Corea e molti dei loro proprietari non sembrano molto disponibili a rendere lo smartphone alla casa madre.
Le scusanti sono molteplici, chi afferma che a causa del proprio lavoro non ha il tempo di poter procedere alla consegna dello stesso, chi invece afferma che dopo aver atteso un’ora per effettuare il cambio con un dispositivo “sicuro”, ora non ha alcuna intenzione di perdere altro tempo.
Sembra però che queste motivazioni nascondano un senso di rammarico nel cedere un dispositivo bello e potente, proclamato fin dalla presentazione come uno dei dispositivi più belli di sempre per tecnologia e design.
Ovviamente si può facilmente intuire che questo milione circa di clienti non abbia, per ora, riscontrato alcun problema similare a quello che ne ha portato al ritiro, pertanto piuttosto che effettuare un downgrade preferisce rischiare.
Il punto fondamentale della vicenda è però un altro, vale la pena rischiare considerando che Samsung, alla luce del ritiro totale, si rifiuta di pagare danni su immobili e automobili danneggiate dal dispositivo?
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