Android è il sistema operativo che ha quasi monopolizzato il mercato smartphone. Questo perché è un sistema molto aperto e quindi più modellabile per l’utente finale (iOS di Apple è l’esatto contrario).
Ma come per ogni cosa, esiste il rovescio della medaglia. Uno studio condotto da Nokia evidenza come la quantità di malware e affini (quindi adware, spyware, virus ecc.) sui dispositivi mobili sia addirittura raddoppiata nel 2016 rispetto allo scorso anno.
Fortunatamente i dispositivi Android non sono stati colpiti dal temibilissimo Virus Wannacray che intacca solamente i sistemi operativi Windows.
La percentuale di incremento della diffusione dei malware sui dispositivi mobili è stata del 96% nella prima metà dell’anno; considerando, invece, esclusivamente l’incremento della diffusione degli stessi negli smartphone la percentuale è almeno del 78%, di cui il 74% riguarda gli smartphone Android.
Un dato allarmante dunque se consideriamo che non è solo la nostra privacy ad essere messa a rischio, ma soprattutto le nostre finanze! Quasi sempre infatti lo scopo di questi programmi malevoli è quello di impossessarsi dei nostri codici di sicurezza o di farci abbonare a servizi a nostra insaputa; questi servizi ovviamente andranno a prosciugare il nostro conto. Un malware su Android può installarsi abbastanza facilmente navigando su internet e cliccando per sbaglio su una pubblicità a tutto schermo che installa l’applicazione infetta.
Il primo banale consiglio quindi è quello di stare molto attenti quando si naviga su internet ed evitare siti che sicuramente non portano niente di buono (come i siti porno).
E’ sicuramente a rischio chi installa applicazioni da origini sconosciute; “uscire fuori” dal Play Store è un vantaggio perchè si trovano facilmente app per tutti i gusti, ma è molto rischioso perchè questi software non sono controllati da nessuno.
Il secondo consiglio dunque è quello di installare solo applicazioni presenti nello Store ufficiale di Google e non permettere allo smartphone di installare software esterni. Per fare ciò basta andare nelle impostazioni, nella sezione della sicurezza e togliere la spunta alla voce “Origini sconosciute”.
Chi poi ha uno smartphone sbloccato con root rischia molto di più: basti pensare che un’app, usando i permessi di root, può addirittura sbloccare il telefono bloccato con PIN, cancellare i dati interni o rubare password di account privati. Se volete avere i permessi di root con Android è possibile, ma sempre a vostro rischio e pericolo.
Nella storia del robottino verde purtroppo di vulnerabilità ne sono state trovate tante. L’ultimo pericolo si chiama QuadRooter e mette a rischio oltre 900 milioni di prodotti. La falla riguarda i processori di Qualcomm presenti nei dispositivi ed è stata scoperta da Check Point che ha pubblicato sul Play Store l’app gratuita QuadRooter Scanner, che permette di controllare se il proprio dispositivo è infetto o pulito. In conclusione possiamo affermare che i virus su Android sono un problema reale ma è altresì sbagliato creare allarmismi. Abbiamo visto come bastano semplici accorgimenti per ridurre quasi a zero il rischio di vedere il nostro dispositivo infettato.